Mc 2,13-17
È la pagina della famosa vocazione di Matteo-Levi, seduto al banco delle imposte. Raccontata da Marco ha un sapore diverso. Scopriamo qui intanto che i pubblicani e i peccatori che stanno a tavola con loro non sono amici di Matteo, ma fanno parte di quelli che già seguono Gesù. Matteo, dunque, non è un “fortunato”, ma uno tra tanti, uno come tanti. Costoro hanno capito bene le parole di Gesù piene di speranza: «Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori». Se ci riconosciamo peccatori, bisognosi di salvezza, la speranza che Gesù dona è proprio per noi!