«Nella speranza noi siamo salvi!»(cf. Tt 3,7) e di questo siamo eternamente grati.
La speranza, infatti, abita il nostro cuore, i nostri desideri e tutti nostri bisogni. Ma cos’è che fa la differenza e perché noi cristiani non disperiamo mai? Perché sappiamo che Gesù ha già operato la nostra salvezza. Lui, il Maestro, ci ispira fiducia e sentiamo di poter gridare a Lui. Nel nostro grido c’è tutta la nostra speranza; esso esprime la nostra certezza di non restare delusi.
Forse i “dieci lebbrosi”di oggi sono dentro ciascuno di noi perchè tutti abbiamo almeno dieci motivi per gridare a Gesù: “Abbi pietà di me!”. Il Vangelo di oggi però ci ricorda l’importanza di tornare indietro per lodare Dio e ringraziarlo per almeno una delle tante guarigioni accordateci. La capacità di rileggere quel che ci accade e riconoscere la mano di Dio è fondamentale per dirgli grazie. Questo ci fa essere sempre più saldi nella speranza.