Tempo ordinario (I)
“Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava, e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico” (Mc 2,4)
L’intervento di Gesù sul paralitico armonizza insieme il suo interessamento per il livello spirituale del peccatore e quello fisico per il malato. L’idea di salvezza si esprime così nella sua pienezza, ma la precedenza data alla remissione dei peccati ci rivela che non basta il benessere materiale da solo, se non si accompagna al nostro interiore rapporto con Dio, che in Gesù si fa nostro salvatore. La guarigione non avviene per la fede del malato, bensì per la fede dei suoi amici; a noi credere che siamo legati gli uni agli altri nella comune chiamata alla solidarietà umana e spirituale.
Aiutaci sempre, o Dio nostro Padre, ad optare per i più fragili, ad avere la capacità di mettere al primo posto la tua promessa di poter riposare in te, promessa che commuove chi soffre, chi cerca. Amen.