“Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori”. Attraverso l’elezione di Matteo, un peccatore pubblico, Gesù continua a rivelarsi lasciando sempre più nello sconcertoi farisei, che avevano un’idea diversa del Messia. Egli dimostra la sua preferenza per i peccatori dicendo: “Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” e si paragona a un medico di cui “Non i sani hanno bisogno, ma i malati”. Gesù è venuto per tutti, come mai questa distinzione nelle sue parole? In realtà la sua parola vuole aiutarcia entrare nel mistero della nostra fragilità nascosta o manifesta, che tutti abbiamo bisogno di riconoscere per incamminarci sulla strada che porta al vero incontro con Lui. Gesù è il Volto luminoso del Padre e chi di noi può sentirsi talmente libero da ogni colpa, puro e trasparente per sostenere la sua luce e stare alla sua presenza?