13 febbraio 2022

Lc 6,17.20-26

 

“Beati voi …”.

“Il cristiano come non ricerca il subito ma il sempre, così non è discepolo dell’io, ma del tu. Non segue le sirene dei suoi capricci, ma il richiamo dell’amore, la voce di Gesù.

E come si distingue la voce di Gesù? Bisogna parlare la stessa lingua di Gesù, quella dell’amore, la lingua del tu. Parla la lingua di Gesù non chi dice io, ma chi esce dal proprio io.

L’ipocrisia dell’io: dono per ricevere a mia volta, aiuto ma per attirare l’amicizia di quella persona importante. La Parola di Dio spinge a dare a chi non ha da restituire, a servire senza cercare ricompensa o contraccambi. I poveri sono preziosi agli occhi di Dio perché non parlano la lingua dell’io: non si sostengono da soli, con le proprie forze, hanno bisogno di chi li prenda per mano.

Il Vangelo si vive così, come mendicanti protesi verso Dio” (papa Francesco).