Nel nostro cuore ci sono il bene e il male, come afferma oggi Gesù nel Vangelo. Con il peccato originale la “tendenza” al male è innata in noi, per questo è necessario fare un continuo discernimento, non lasciarci “vivere dalla vita”, ma vivere noi la vita, da protagonisti: persone che lottano contro le “passioni” che ci abitano, che pregano perché lo Spirito ci sostenga e ci illumini. Essere vigilanti sui nostri pensieri, sui nostri sentimenti; avendo sempre davanti a noi la meta: la santità! Siamo tutti chiamati ad essere santi, a vivere nell’Amore, dell’Amore.
Siamo chiamati a “svelenare” il mondo – per usare un’espressione di Benedetto XVI – che ci circonda assumendo il male su di noi, rispondendo al male con il bene. Tutti possiamo intraprendere l’itinerario spirituale che ci fa passare dallo “sforzo” di resistere alla tentazione di rispondere con il male, all’accoglienza del dono della mitezza che è frutto dello Spirito Santo.