Gv 3,7-15
Il colloquio con Nicodemo continua. Gesù ribadisce la necessità del “rinascere dall’alto” che comporta una vita vera che rende liberi come è libero il vento che soffia dove vuole. Ma questa vita “aperta” è un linguaggio troppo duro per il maestro d’Israele così abituato ai legami soffocanti ma comunque “sicuri” della Legge. Sarebbe bastato essere come quel padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose antiche come le parole di Ezechiele: “Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete” (Ez 37,14) che sulla bocca di Gesù sono diventate ”nuove”. In Lui hanno trovato il loro compimento come anche il simbolo del serpente nel deserto. Credere in Colui che viene innalzato sulla croce, in Colui che ci parla delle cose del cielo e ce le dona nel suo Spirito, è possedere già oggi la vita eterna.