Lc 7,1-10
“Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola ed io sarò salvato”. Sono le parole che pronunciamo a Messa prima della Comunione. La liturgia le ha tratte dal Vangelo di oggi, perché esprimono bene il senso di indegnità che ogni fedele avverte davanti a Dio. Un’indegnità che esalta la persona che si affida a lui con umile fiducia, chiedendo il suo aiuto. Questa “indegnità” è atto di fede in Dio e confessione che nulla è a lui impossibile. Non solo. È anche segno di carità, perché il centurione non prega per sé, ma per il suo servo malato. E questo amore di carità, che Paolo raccomanda ai cristiani nell’Eucaristia, realizza la vera comunione che ci rende Corpo di Cristo, sua Chiesa. In che modo lo sperimento nella mia vita, con i fratelli e le sorelle che mi vivono accanto?