L’indegnità che ci fa commensali del Banchetto del regno
Le parole del centurione: «non sono degno…», sono entrate a far parte del rito della Messa e sono la conseguenza del richiamo di san Paolo: «non posso lodarvi, perché vi riunite insieme per il peggio». Ma il Signore trasforma la nostra indegnitàcon la partecipazione quotidiana alla mensa Eucaristica. Infatti, «nell’Eucaristia Gesù fa di noi testimoni della compassione di Dio. Nasce così intorno al Mistero eucaristico il servizio della carità nei confronti del prossimo, che consiste appunto nel fatto che io amo, in e con Dio, anche la persona che non gradisco o neanche conosco. Questo può realizzarsi solo a partire dall’intimo incontro con Dio, un incontro che è diventato comunione di volontà e imparo a guardare l’altro secondo la prospettiva di Gesù Cristo. L’Eucaristia spinge a farsi ‘pane spezzato’ per gli altri, e dunque ad impegnarsi per un mondo più giusto e fraterno» (Benedetto XVI).