Lc 17,26-37
«Nei giorni di Noè … nei giorni di Lot …» e noi potremmo aggiungere: nei nostri giorni!
Il rischio grande che si corre è sempre lo stesso: fermarsi al qui ed ora, lasciarci “prendere” dalle cose del mondo, da ciò che vediamo, tocchiamo, pensiamo; dimenticando quel qualcosa o meglio quel Qualcuno che fa la differenza della vita, che ci fa “sopra-vivere”. Non tutto finisce qui! Ecco perché Gesù può affermare: «chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva».
Ci è stato fatto un dono immenso: la vita. È stato posto nella nostre mani e noi possiamo “mantenerla viva” o “farla morire”. Immaginiamo di avere un seme tra le mani, un seme di zucca ad esempio.Posso scegliere di mangiarlo e quindi possederlo, oppure di sotterralo e quindi perderlo, per vederlo però poi germogliare, fiorire e produrre molti frutti: Vita! In quel momento ci sembra di sprecare, di perdere quel seme, ma in realtà stiamo realizzando molto di più.