Il Signore tornerà all’improvviso, come un lampo. Indagare quando ciò avverrà è andare dietro a fantasie e sogni, e il mondo è pieno di astrologi e indovini che vendono false illusioni. Anche i discepoli possono cadere in queste tentazioni e perdere di vista il punto importante. Attendere il ritorno glorioso del Signore significa seguirlo sulla via di Gerusalemme: «Prima è necessario che Egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione». È un invito alla sequela che ci porterà, al termine del cammino, a incontrarlo sul Calvario, crocifisso e glorioso. Fare memoria della Croce è, allora, il modo corretto di attendere il Signore.
Chiediamo la grazia che quello che professiamo con le labbra nella Liturgia Eucaristicalo crediamo con viva fede nel cuore e lo testimoniamo con la vita.