Lc 6,20-26
“Poveri” o “ricchi” non sono categorie di persone, ma la possibilità che oggi viene offerta a ciascuno di noi per entrare o meno nel regno dei cieli, per conoscere esistenzialmente a Chi o a cosa ci affidiamo. Tutti possiamo dire di aver“fame”, ma la fame che Dio chiama beata è di chi non riempie il vuoto della propria vita con le false compensazioni che il mondo propone come rimedio: potere, successo, notorietà, apparenza… Che tristezza illudersi di essere felici senza conoscere la consolazione che viene da Dio! Quanta pace, gioia e dolcezza invece nel voler dipendere da lui che ci fa ricchi! Qui non servono parole: chi ha cuore per intendere intenda!