“Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?”Mc 10, 17b
La vita eterna non è solo la vita nell’aldilà, ma una vita piena che inizia già qui in questa storia. Oggi il Vangelo ci presenta due categorie di persone, una rappresentata dal giovane, ricco, giusto e che apparentemente ha tutto, ma che rivela attraverso la sua domanda un terribile vuoto: la sua ricchezza non gli ha regalato la felicità. L’altra categoria è rappresentata da Pietro e i discepoli che accogliendo la grazia di Dio hanno lasciato tutto e seguito Gesù. Ci viene spontaneo chiederci: qual è lo scarto che ha permesso ai discepoli di compiere il passo che li fa eredi del regno dei cieli già da questo mondo? È unicamente il credere e l’affidarsi totalmente all’Amore: il giovane ricco non si è lasciato penetrare dallo sguardo di Gesù, non ha creduto al suo amore e per questo motivo non si sente amato e se ne va triste.
Solo la fede incondizionata nell’amore del Signore e l’abbandono fiducioso a lui ci liberano da ogni idolo e ci fanno simili ai bambini ai quali Gesù ha detto che appartiene il regno dei Cieli.
Il Signore oggi ci doni di riconoscere nel suo amore l’unico tesoro che ci rende capaci di lasciare ogni cosa, con il cuore grato e colmo, già da questa vita, del centuplo promesso da Gesù.