Lc 17,11-19
I lebbrosi del Vangelo si fermano “a distanza” perché la legge impediva loro di avvicinarsi alle persone per non contagiarle. Questa “distanza” è purtroppo divenuta familiare anche per noi a causa del Covid. Ma se questa distanza tra noi per ora non si può ancora accorciare dobbiamo invece ringraziare Dio che, in Gesù, ha annullato ogni limite con l’umanità facendosi uno di noi. Egli ha udito il grido di pietà dell’uomo piagato dalla lebbra del peccato e nel suo Figlio ci ha dato la salvezza. Ora tocca a noi. Siamo capaci di tornare a Dio, metterci ai suoi piedi per lodarlo, ringraziarlo e riconoscerlo come “il Signore” della nostra vita oppure continueremo sulla nostra strada pensando di poter fare a meno di Lui?