«Quel che conta è ciò che non si vede»
La Liturgia della Parola oggi ci mette in guardia da ogni esteriorità fine a se stessa che svuota di senso e di bellezza la nostra vita e ci rende incoerenti rispetto a ciò che cerchiamo e che vorremmo testimoniare. Sì, perché nel profondo del cuore di ciascuno di noi abita limpido il desiderio di pienezza e di verità. Così, Gesù, additando il gesto della vedova che dona “solo” due monetine ci ricorda che il dono di tutto se stessi è il centro eil cuore della nostra vita con Dio: il nostro sacerdozio battesimale si realizza proprio attraverso la liturgia di tutta la nostra vita, a patto che i nostri gesti siano autentici. Non importa l’imponenza delle nostre azioni, la grandezza dell’esteriorità non contano nulla, quel che conta èoffrire tutto e non trattenere per nulla sé:è fare come ha fatto Cristo che tutto a noi si è donato.