11 marzo 2025

Prima settimana di quaresima

 

«…e rimetti a noi i nostri debiti» (Mt 6, 13)

I santi hanno sentito il bisogno di dare al popolo la cosa più grande, la ricchezza più grande: la misericordia del Padre, il perdono. «Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori». In queste parole del Padre nostro c’è tutto un progetto di vita, basato sulla misericordia. La misericordia, l’indulgenza, la remissione dei debiti, non è solo qualcosa di devozionale, di intimo, un palliativo spirituale, una sorta di olio che ci aiuta ad essere più soavi, più buoni, no. È la profezia di un mondo nuovo: misericordia è profezia di un mondo nuovo, in cui i beni della terra e del lavoro siano equamente distribuiti e nessuno sia privo del necessario, perché la solidarietà e la condivisione sono la conseguenza concreta della fraternità. Non è una fuga, non è un’evasione dalla realtà e dai suoi problemi, è la risposta che viene dal Vangelo (Discorso, Isernia, 5 luglio 2014).

Impegno:

Ma sappiamo anche che siamo peccatori, che noi per primi siamo sempre tentati di non seguire questa strada e di conformarci alla mentalità del mondo, alla mentalità del potere, alla mentalità delle ricchezze. Perciò ci affidiamo alla misericordia di Dio, e ci impegniamo a compiere con la sua grazia frutti di conversione e opere di misericordia. Queste due cose: convertirsi e fare opere di misericordia (Discorso, Isernia, 5 luglio 2014).