“La mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”
Ogni discepolo è invitato a lasciarsi possedere dalla gioia di Gesù, dopo essersi lasciato possedere dall’amore di Dio. La mia esistenza di discepolo sta nel lasciare spazio a questo amore divino, che è amore discendente, amore che muove il Padre a dare il Figlio (Gv3,15), amore che muove il Figlio a donare se stesso del discepolo, amore che muove i discepoli a fare altrettanto, amore che garantisce la felicità. Quando Gesù parla delle esigentissime richieste di questo amore dice chiaramente che sono possibili perché questa maniera nuova di amare viene da Dio, è l’amore stesso di Dio che opera in me, in te, in tutti i discepoli. Non solo, ma tu riceverai da Gesù la sua felicità, la gioia che viene dall’avere amato come Dio ama, nell’impulso e nell’imitazione di Gesù. Altro che moralismo qui siamo ai vertici della mistica, della mistica dell’azione, che implica il dono di sé, che comporta essere totalmente posseduti dall’amore di Dio!
A cura di Piera Siclari, Ov