É Gesù a dirlo, ad usare proprio la simbologia del parto per esprimere la tristezza che si cambierà in gioia, il dolore in allegrezza. La gioia che proveremo nel vedere di nuovo il Signore sarà come quando viene alla luce un bambino… così grande, piena e intensa da non lasciare più in noi neanche il ricordo del dolore passato, nessuna traccia. È mai possibile una gioia così? Sì… è la gioia della Pasqua eterna quella di cui Gesù ci sta parlando. In quel giorno non gli domanderemo più nulla.