Con cuore di figli
Isaia parla agli «smarriti di cuore», a coloro che dopo l’amarezza dell’esilio hanno perso la speranza… Siamo noi ogni volta che, nella fatica, smarriamo la via maestra del cuore, ridotto a terra arida, steppa, a seguito del peccato. Il Signore ci dice: «Coraggio, non temete!». La sua parola consolatrice fa di noi una nuova creazione, del nostro cuore un giardino fiorito. È quanto compie Gesù nel Vangelo, nell’esistenza di «un uomo che era paralizzato» a causa del peccato, e lo fa donandogli gratuitamente il perdono. Chi «nel cuore» (v.22) si perde in vani «ragionamenti» non comprende la potenza di quest’opera. Ci sia dato di coltivare un cuore libero e povero per lasciarci stupire da Dio!