Era guidato dallo Spirito nel deserto
Con la sua incarnazione Gesù, non solo sceglie di assumere la nostra debole condizione umana, ma con essa sceglie di vivere anche la tentazione e la prova dentro la quale ogni persona lotta, cammina, si tempra. È lo Spirito che “spinge” Gesù nel deserto, dove si rivela il genere di messianicità designato dal Padre, per quella via umile di abbassamento, di obbediente sofferenza, che genera la libertà, che redime e riempie la vita di quella gioia talmente profonda che nessuno può cancellare. Egli si fa veramente amico dell’uomo, solidale con ogni travaglio umano, ma anche modello di un combattimento che riporta vittoria. Cristo è per noi garanzia, tanto che anche il male “concorre a compiere il suo disegno di salvezza su di noi” (Rm 8,28) .