«…Ne sentì compassione».
L’evangelista Matteo pone l’accento su un particolare interessante: Gesù guarda la folla e ne prova compassione, perché erano come pecore senza pastore. Anche noi possiamo infiltrarci in mezzo a questa folla anonima che va dietro a Gesù, stanca e perduta. Seguire le “mode del momento” ci rende proprio così, vuoti e senza meta, come fanciulli sballottati qua e là da ogni vento di dottrina; anonimi perché privati di quella singolare bellezza con la firma d’Autore che è solo nostra e ci dà identità. E’ il momento di decidere e seguire il Maestro, il Signore che è via, verità e vita. Egli ci ama, conosce le sue pecorelle e le chiama ciascuna per nome. Sentirci amati da lui ci rigenera, ci ridona la nostra vera identità di figli. Solo se sperimentiamo questa eterna compassione di Dio per noi, potremmo davvero fare della misericordia la nostra compagna di vita.