Il male lo vince chi non lo fa.
Gesù annuncia la sua passione. È vero, la risurrezione è il punto d’arrivo e il centro da cui tutto scaturisce, ma per giungere a questa rivelazione i discepoli, come noi, devono passare per una strettoia: la sofferenza del giusto sconfitto. Per la nostra “logica” questo è un problema, perché il giusto non deve soffrire, La verità è cheil male lo vince chi non lo fa e lo porta su di sé ingiustamente. Questo è il mistero di Gesù, di cui Elia e Giovanni sono anticipazione, è quanto i discepoli non colgono perché troppo lontano dalla loro mentalità, come dalla nostra.
La sofferenza non è scomparsa il mattino di Pasqua. Come i segni della passione sul corpo risorto di Gesù,la croce è rimasta nella storia. Attraverso di essa si entra nella risurrezione: è un mistero grande!
La tradizione vuole che nel costruire la culla per Gesù Bambino vi si ponga anche la croce. Quel Bambino nasce per aprire quella porta, è lui la chiave: le porte del Regno sono ormai aperte per sempre, la morte è sconfitta, la Vita eterna ci attende.