«Prendi parte alla gioia del tuo Signore»
La parabola dei talenti ci dice anzitutto che tutti abbiamo ricevuto da Dio dei doni per il bene comune, doni per cui ringraziarlo e lodarlo, doni da mettere a servizio del bene e dei fratelli. Doni da far fruttificare con l’impegno personale e la grazia di Dio. Il Vangelo ha bisogno di essere preso sul serio, va diretto al cuore ma ha bisogno che questo sia aperto, come il buon seme nella terra.
È allora necessario bandire la paura. Non può nascere la gioia vera dove c’è la paura, c’è invece letizia profonda dove c’è fedeltà, dove la fede è matura e non subisce tentennamenti, perché avverte con forza che il Padrone dei talenti cammina con noi e non ci lascia mai soli. È con Lui che scommettiamo, è con Lui che investiamo le nostre energie e i nostri doni. Non sono importanti allora la quantità dei doni, ma la qualità dell’impegno che ci apre per farli fruttificare. Così anche noi ci sentiremo dire:servo buono e fedele, prendi parte alla gioia del tuo Signore!