sabato San Giustino Martire
Mc 11, 27-33
Questo bel testo del vangelo presenta uno stile originale piuttosto diverso da quello degli altri testi dei vangeli sinottici. È un patrimonio delle prime comunità cristiane che conservavano la memoria di Gesù: Matteo lo ha inserito nel suo vangelo. I “saggi e i prudenti” di cui parla Gesù sono i dottori della Legge e gli altri capi politico-religiosi della Giudea: farisei, sacerdoti e anziani del popolo. Costoro, ben installati nel proprio potere e ad esso attaccati, rifiutano Gesù. I semplici, gli affaticati e stanchi carichi di fardelli, sono il popolo escluso, senza potere, oppresso dalla tirannia religiosa e dallo sfruttamento economico del Tempio e dei Romani. Il cuore di Gesù, mite e umile, è il luogo del riposo per quanti lo seguono. Il suo “giogo soave” è l’impegno nella sequela di Gesù, con il dono della propria vita, nella costruzione di un mondo nuovo di fraternità, giustizia e pace. In che misura io contribuisco a costruire questo nuovo mondo?
p style=“text-align: right;”A cura di don Gian Franco Poli