Dal 20 al 23 ottobre, la visita pastorale del vescovo, Mons. Marcello Semeraro, ha toccato la parrocchia di San Giuseppe Sposo, a Frattocchie.
Un appuntamento preparato e atteso
L’appuntamento, molto sentito dalla comunità dei fedeli, è stato preceduto da una lunga fase di preparazione, con incontri organizzati dal Vicariato di Marino, che hanno coinvolto tutti gli operatori pastorali provenienti dalle diverse parrocchie e che di per sé ha portato i primi frutti di questa visita. Infatti, ha consentito sia una maggiore conoscenza (e comunione) tra le persone intervenute, e sia l’instaurazione di un bel clima di collaborazione che proseguirà anche al termine della Visita Pastorale, attraverso l’impiego di risorse comuni per la crescita e l’armonizzazione delle diverse attività Caritas. In queste riunioni, convocate da don Pietro Massari, vicario di Marino, si è creata subito la capacità di lavorare insieme e un primo “rodaggio” di questo lavoro comune si è concretizzato con l’organizzazione della Giornata del malato, con la veglia di apertura della Visita pastorale e la veglia missionaria diocesana e, infine, con la compilazione del questionario che è stato commentato insieme al Vescovo nell’incontro con il Consiglio pastorale parrocchiale. Dopo tanti preparativi, è finalmente arrivato il momento della Visita.
Il primo incontro in oratorio
La prima giornata in parrocchia, giovedì 20 ottobre, è stata molto intensa ed è iniziata nelle ore pomeridiane con la visita di mons. Semeraro all’oratorio: una realtà che si è consolidata negli anni e rappresenta oggi un valido supporto educativo per i ragazzi. Partito oltre 10 anni fa come semplice supporto scolastico, l’oratorio si è trasformato in un servizio completo, assistito da operatori sociali professionisti che collaborano con i volontari della parrocchia ed è divenuto un servizio è integrato da laboratori didattici, da momenti di svago e di visite didattiche.
Per garantire la continuità operativa di questa importante realtà parrocchiale, che ha ricevuto l’elogio del Vescovo, è stata anche aperta nel 2004 un’associazione, Marino Aperta onlus, che elabora e documenta progetti educativi, cercando di reperire fondi da diversi enti che si occupano del sociale.
Il Consiglio pastorale e il questionario preparatorio
Il giorno successivo, si è svolto l’incontro tra Mons. Semeraro e il Consiglio pastorale parrocchiale, cui erano presenti anche molti convisitatori, nel corso del quale è stato ripercorso il corposo questionario inviato dalla Diocesi, attraverso cui il Vescovo ha messo in evidenza con chiarezza le aree sulle quali ha invitato a lavorare tutto il Consiglio pastorale e sulle quali si tornerà a fare una verifica in un prossimo incontro, fissato per il mese di ottobre del 2012.
Un parroco con lo spirito giovanile e tanta voglia di fare
Nell’incontro – durante il quale il Vescovo ha elogiato il parroco don Bruno Meneghini, per la grande voglia di fare che lo contraddistingue e per lo spirito “giovanile” che dimostra – sono emersi un forte spirito di collaborazione e la volontà di impegnarsi a migliorare la cooperazione con gli uffici della Diocesi.
Ancora nella giornata di venerdì mons. Semeraro ha incontrato i 18 ragazzi (e i loro genitori), che si sono preparati per ricevere il sacramento della Confermazione, ricevuto per le mani del Vescovo il giorno successivo, durante la Santa Messa delle 18. Messa che ha preceduto un altro momento molto significativo della Visita: la Veglia Missionaria Diocesana, iniziata alle 19,30, che ha portato nella chiesa di San Giuseppe Sposo tante persone da tutta la diocesi. Durante l’incontro sono state ricordate persone che hanno dato molto alla comunità di Frattocchie ed è stata ricordata anche la visita di Papa Paolo VI, che venne a far visita alla parrocchia appena una settimana prima della sua morte, avvenuta a Castel Gandolfo il 6 agosto 1978. Domenica 23 ottobre, la Visita Pastorale ha raggiunto il momento conclusivo con la Santa Messa celebrata dal Vescovo: durante l’omelia Mons. Semeraro ha ricordato che la fine di questo appuntamento rappresenta in realtà un nuovo inizio e ha invitato la comunità a lavorare per la missione affidata da Gesù Cristo, che tutti i fedeli devono sempre sentire nel loro cuore.
(Tratto da Millestrade anno 4 n.35)