Il 25 maggio, procedendo nella Visita pastorale al Vicariato territoriale di Ciampino, il vescovo Marcello Semeraro – accompagnato dai convisitatori don Jourdan Pinheiro, don Gualtiero Isacchi, don Carlino Panzeri e dal vicario territoriale don Carlo Passamonti – ha incontrato nella sala Paolo Isidori della Parrocchia Gesù Divino Operaio, i rappresentanti delle realtà parrocchiali, unitamente ai membri del Cpp e del Cpae.
La pastorale parrocchiale e il territorio
Dopo una breve presentazione tenuta dai singoli rappresentanti e un commento del vescovo sui temi trattati nel questionario redatto per l’occasione, i rappresentanti delle realtà parrocchiali hanno inteso evidenziare gli sforzi profusi dal principale gruppo parrocchiale, il Gap (gruppo di animazione parrocchiale) fulcro e passaggio obbligato di tutte le attività, con funzioni di coordinamento e vigilanza sulle loro funzionalità. Il Gap, supervisionato dal parroco don Graziano Pisanu e coordinato da suor Melisa Palumbo della congregazione passionista, è costituito da laici, giovani e adulti, che integrano le pastorali giovanili e della famiglia con attività che spaziano dal teatro all’intrattenimento, alle attività oratoriali più varie. È stata inoltre evidenziata l’attività svolta dall’Associazione sportiva Gesù Divino Operaio, che con allenatori professionisti da anni porta avanti le attività calcistiche, integrandole con la catechesi in ambito parrocchiale. Al termine dell’incontro, accompagnato dal parroco don Graziano Pisanu, il vescovo ha fatto visita agli ammalati della Parrocchia, incontrando le famiglie Cavallaro, Castellani e Raparelli.
Il vescovo incontra i bambini e i ragazzi
Il 26 Maggio, monsignor Semeraro ha incontrato i giovani e i bambini che frequentano la catechesi per i sacramenti della Eucaristia e Confermazione: i ragazzi, accogliendo il vescovo nel teatro con canti festosi, hanno formulato domande che hanno evidenziato i temi della fraternità e della testimonianza, rendendo l’incontro piacevole e divertente. In serata si è svolta la Veglia diocesana di Pentecoste, animata da gruppi e sacerdoti di tutta la Diocesi.
Una realtà ben integrata nel Vicariato territoriale
Lunedì 28 maggio il vescovo ha fatto visita alla Congregazione delle suore passioniste di San Paolo della Croce e all’annesso complesso scolastico che, tra scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di 1° grado, conta circa 600 alunni. Questa realtà, esistente sul territorio di Ciampino da circa sessant’anni, si è sempre distinta, offrendo il proprio servizio non solo presso la Parrocchia di Gesù Divino Operaio, ma presso tutte le parrocchie della Vicariato. «L’istituto comprensivo San Paolo della Croce delle suore passioniste – ha detto suor Maria Sabatina De Siena, la madre provinciale – ha vissuto una giornata particolarmente ricca ed emozionante. È la prima volta, che la nostra scuola viene inserita nella Visita pastorale e gli alunni hanno avuto, esclusivamente per loro, la presenza del pastore e padre della nostra Chiesa locale ». Canti, saluti, discorsi di benvenuto e domande varie hanno caratterizzato l’incontro festoso di tre gruppi distinti: scuola primaria, scuola dell’infanzia e scuola secondaria di 1º grado. «È stato un incontro – hanno commentato alunni e docenti dell’istituto – all’insegna della festa e della familiarità: se all’inizio il volto del vescovo ci sembrava serioso, ci siamo resi conto invece che ci siamo trovati di fronte ad una persona che ascolta, che riflette su quanto viene detto e che risponde comunicando la sua esperienza, una persona molto preparata che dona luce e fiducia». Ai piccoli, monsignor Semeraro ha ricordato l’amore di Gesù per i bambini, ai grandi l’invito a diventare buoni e semplici come i bambini. Ai bambini della scuola primaria, ha spiegato il significato del termine vacanza, che ha lo scopo di fare il pieno della vita in famiglia, di riposarsi, di riflettere e soprattutto di amare come vuole Gesù. Ai ragazzi, ha parlato dell’importanza di avere dei punti di riferimento e di non chiudersi, di osare, di superare gli ostacoli, di avere fiducia e speranza.
(Tratto da Millestrade, anno 5 n. 43)