Il 26 e 27 ottobre scorsi, il vescovo di Albano, monsignor Marcello Semeraro ha visitato la Parrocchia Santa Teresa del Bambino Gesù di Anzio nell’ambito del programma della Visita pastorale alle comunità dei fedeli della Diocesi.
L’incontro con gli anziani
Nella giornata del sabato, primo giorno nella Parrocchia, il vescovo è stato accolto dal parroco, padre Agostino Agostini, dal vicario parrocchiale padre Elias Gabra e dagli altri sacerdoti carmelitani teresiani che, dopo il benvenuto, lo hanno accompagnato a far visita agli anziani ospiti nella adiacente casa di riposo La Teresiana. Nel corso dell’incontro, si è creato un clima familiare e gli sguardi degli anziani, dapprima attoniti e un po’ sperduti, si sono accesi man mano che il vescovo, con paterna amorevolezza, li incitava a non abbattersi, «perché ogni stagione della vita – ha sottolineato monsignor Semeraro – è un dono». Dopo aver salutato con semplicità ognuno degli ospiti, infondendo fiducia e buonumore, e dopo un momento di preghiera e un canto alla Madonna, il personale della residenza ha voluto, al termine della breve, ma intensa visita, far godere il vescovo del meraviglioso panorama che si può ammirare dal terrazzo della struttura, con lo sguardo che si perde fino al litorale pontino.
La visita all’oratorio
A seguire, si è svolto l’incontro con i catechisti, gli educatori e i responsabili dell’oratorio, nel quale monsignor Semeraro ha ribadito la grande importanza di queste figure in una società moderna non più tanto religiosa, all’interno della quale i messaggi sono sempre più fuorvianti e devianti e dove sempre più bisogna essere testimoni della fede e missionari. Grande ed intenso è stato il messaggio rivolto, in particolare, ai responsabili dell’oratorio: «Non può esservi oratorio – ha detto il vescovo – senza la catechesi e senza il coinvolgimento delle famiglie dei ragazzi che vi partecipano. E che il campo di calcio divenga luogo di aggregazione e di esperienze di vita dove far convergere gli ideali cristiani».
Il ruolo dei consigli parrocchiali
Di paterno incoraggiamento è stato il messaggio che il vescovo ha rivolto in serata al Consiglio pastorale e del Consiglio per gli affari economici, entrambi di recente formazione, e dunque all’inizio di un percorso durante il quale comprendere l’importanza del ruolo dei laici all’interno delle parrocchie «Che non si chiudano come isole – ha ammonito monsignor Semeraro – ma interagiscano tra loro e con la Diocesi, coinvolgendo giovani e famiglie, che sono i due fuochi dell’ellisse pastorale, inseriti nella progettualità di un cammino sulle orme di Cristo». Quest’ultima, in particolare, è stata un’incitazione non avulsa da una lettura critica del questionario cui i Consigli avevano risposto. «Il Consiglio pastorale – ha aggiunto il vescovo – deve farsi promotore dei bisogni del territorio e rendere più pregnante la presenza all’interno della comunità parrocchiale, favorendo l’ascolto e l’accoglienza dei fratelli». A tal proposito, il vescovo ha richiamato l’attenzione sull’importanza di uscire dalle parrocchie e andare nei “crocicchi delle strade”, dove più forte è l’esigenza di porre in essere la missionarietà, e che la Parrocchia si apra al mondo del quale fa parte e sia partecipe con una testimonianza di fede.
La Messa conclusiva
Alla solenne Celebrazione eucaristica di domenica 27 ottobre, momento conclusivo della Visita pastorale nella Parrocchia Santa Teresa del Bambino Gesù, ha partecipato un gran numero di fedeli: i bambini e i giovani hanno animato la funzione con canti gioiosi, salutando il vescovo che ha ribadito la funzione della Chiesa pellegrina sulla terra e, traendo spunto dal Vangelo del pubblicano e del fariseo, ha ricordato ai fedeli quale sia il vero volto del Signore: il perdono . Al termine della celebrazione, il parroco ha ringraziato monsignor Semeraro per le parole di incoraggiamento che ha rivolto all’intera comunità e ai benefici che ciascun componente ne trarrà. La comunità dei fedeli, dal canto suo, serberà nel cuore l’invito a dialogare con Dio Padre mediante la preghiera.
(Tratto da Millestrade, anno 6 n. 56)