Il vescovo, Marcello Semeraro, è arrivato nella nostra parrocchia venerdì sera alle ore 19.00. Ricevuto dal parroco padre Tarcisio Giovanni Badanai, ha incontrato la comunità religiosa dei padri Carmelitani in un clima sereno e cordiale. Alle ore 20.45 è iniziato l'incontro del vescovo con il Cpp e il Cpae. Padre Tarcisio ha presentato le particolarità della realtà territoriale della parrocchia, la comunità religiosa, gli obiettivi, le iniziative e le speranze che la sua figura di buon Pastore stanno cercando di realizzare. Infine, ha presentato singolarmente i componenti del Cpp e del Cpae.
Presa la parola il vescovo ha salutato e ringraziato tutti i presenti ricordando lo spirito fraterno con cui sta realizzando la Visita pastorale nelle parrocchie. Il segretario del Cpp ha brevemente illustrato il metodo di studio e di compilazione seguito, per la predisposizione del questionario pastorale e le difficoltà riscontrate. Alcuni membri dei consigli hanno presentato le "risposte" alle 5 parti del questionario. Dopo dei brevi interventi dei convisitatori, il vescovo ha voluto ringraziare tutti del lavoro svolto. Ha ricordato che la maniera più adeguata per essere in sintonia con gli insegnamenti della Chiesa è di seguire e vivere la "pedagogia" dell'anno liturgico. Ha ricordato che il lavoro sinodale sta al cuore della vita parrocchiale e dei Consigli pastorali. Ha concluso il suo intervento sottolineando che Santa Maria della Stella è sempre stata il volto mariano del vicariato, incoraggiando in tal senso a continuare a diffondere una buona spiritualità mariana e carmelitana.
In ascolto delle sofferenze altrui
In mattinata del Sabato 2 aprile, il Pastore di Albano ha visitato alcuni ammalati accompagnato dal parroco e da suor Rossana delle Pastorelle. C'è stata molta cordialità e meraviglia dei malati nel vedere che il vescovo era venuto proprio per stare con loro. Ha ascoltato le loro sofferenze, le loro difficoltà e si è intrattenuto più a lungo del tempo previsto per ciascuna visita.
L'incontro dell'assemblea parrocchiale con il vescovo ha avuto inizio alle ore 18.45 con un canto d'invocazione allo Spirito Santo e con la Preghiera scritta dal vescovo per la Visita pastorale. Semeraro ha preso la parola per salutare e ringraziare tutti i presenti. Ricordava che la sera prima erano state presentate le urgenze, le necessità e le aspirazioni della parrocchia insieme anche alle diverse attività che vengono svolte. Ha rimarcato l'importanza della domenica prendendo spunto dalla frase attribuita ai primi martiri cristiani: «Non possiamo vivere senza la Domenica». Affermando come la Messa domenicale debba stare al cuore della nostra vita. È passato poi a commentare la preghiera composta per la Visita pastorale.
Il Parroco, ha rivolto al vescovo l'invito perché illustrasse quanto fosse urgente ed attuale il tema dell'educazione, anche alla luce dei recenti documenti d'orientamento magisteriali. Il vescovo ha subito affermato che l'educazione è un qualcosa che ha che fare con la vita. La vera paternità e la vera maternità si realizzano facendo nascere e crescere l'altro, trasmettendo valori, conducendolo a piccoli passi nella vita e soprattutto educandolo a fare delle libere scelte.
Due messe un'unica mensa
Domenica 3 aprile 2011, alle ore 10.00 il vescovo ha celebrato l'Eucaristia dei fanciulli. La celebrazione è stata seguita con molta attenzione. C'è stata tanta affluenza di bambini con i loro genitori e gli scout e tante altre persone che di solito non vi sono presenti. Alle ore 11.15 si è celebrato il Rito dell'accoglienza e a seguire la Messa con la comunità parrocchiale. Ha spiegato il senso della vestizione ed il dono della casula alla parrocchia come ricordo della Visita pastorale.
Il priore, padre Franco Granataprima, prima della benedizione finale ha ringraziato il vescovo a nome di tutta la comunità religiosa, per quanto ha fatto in questa Visita pastorale e per le preziose indicazioni che ha rivolto alla comunità parrocchiale. Il vescovo ha salutato il parroco e la comunità, ricordando di tenere sempre viva nel territorio di Albano la devozione mariana propria e profondamente radicata nella parrocchia, e da sempre sostenuta dal carisma dei padri.
(Tratto da Millestrade, anno 4 n. 31)