Tra giovedì 17 marzo e domenica 20 marzo la Visita pastorale di monsignor Marcello Semeraro ha fatto tappa presso la parrocchia san Giuseppe Sposo di Maria Vergine di Pavona. Il parroco don Angelo Pennazza ha ricevuto il vescovo di Albano guidandolo nell'incontro con la comunità che lo ha accolto con calore.
La visita è cominciata giovedì mattina, quando Semeraro e don Angelo si sono recati presso una casa di riposo per anziani nei pressi della parrocchia, trascorrendo qualche ora in compagnia dei responsabili e degli ospiti del ricovero.
«È stato molto bello vedere l'umanità con la quale il vescovo si è aperto agli anziani, una decina circa, che stanno trascorrendo l'ultima fase della loro vita in questa struttura», ha commentato don Angelo.
Il giovedì sera si è svolto l'incontro con gli operatori pastorali che hanno descritto a monsignor Semeraro la vita della parrocchia. Emanuela Gnagnola, segretaria per la Visita pastorale della parrocchia, ha accolto il vescovo dandogli il benvenuto e illustrando le diverse attività. «Ho avvertito una grande emozione e sentivo su di me la responsabilità di tutte le persone che vivono la parrocchia, così mi sono affidata al Signore che mi ha guidato per portare a termine questo compito al meglio». L'incontro si è sviluppato a partire da alcuni brani della lettera pastorale Andiamo a visitare i fratelli che il vescovo ha ripreso concentrando l'attenzione sulla figura del Cristo Pastore.
Giovani e Famiglia
Nella giornata di venerdì si è tenuto l'incontro con due realtà parrocchiali importanti: quella della pastorale familiare e quella della pastorale giovanile. Questo momento, anziché essere riservato agli operatori, ha visto la partecipazione, per volontà della comunità, di coloro che sono oggetto del servizio pastorale: erano presenti, quindi, famiglie, coppie di fidanzati in preparazione al sacramento del matrimonio, giovani ed adolescenti. Il vescovo ha voluto concentrare l'attenzione sull'importanza dell'ellisse giovani-famiglia, come elemento fondamentale per il rilancio dell'azione evangelizzatrice della Chiesa di Albano.
Il Consiglio pastorale e gli affari economici
A seguire Semeraro è stato ospite della riunione congiunta del Consiglio pastorale e del Consiglio affari economici. «È stato un passaggio molto delicato della visita – ha spiegato don Angelo – in cui il vescovo ci ha indicato alcune linee pastorali da seguire e ci ha invitato a correggere alcuni aspetti». In particolare, Sua Eccellenza, ha tenuto a precisare come sia fondamentale dedicare la massima attenzione nel servizio che si compie alla costruzione di una comunità sempre più consapevole e responsabile del messaggio di Salvezza di Cristo.
«Negli operatori pastorali è forte l'attesa per un intervento alle strutture della parrocchia che, ormai fatiscenti, rischiano di essere avvertite come un peso nell'attività pastorale – ha spiegato don Angelo – ma il vescovo ha ricordato a tutti che la priorità non è edificare la chiesa di mattoni, che si farà, ma costruire una Chiesa di Pietre Vive».
I più piccoli incontrano il vescovo
Sabato, giorno di san Giuseppe, la Visita ha vissuto due momenti. Il mattino è stato riservato all'incontro con i bambini che si stanno preparando a ricevere il sacramento dell'Eucarestia e con i catechisti che li stanno guidando in questo percorso. L'emozione dei bambini nell'incontrare il Pastore della Chiesa di Albano si è trasformata in gioia, dando vita ad una vera e propria festa, conclusa con un piccolo dono che Semeraro ha voluto regalare ad ogni bambino. Nel pomeriggio, poi, il vescovo ha presieduto la celebrazione della Santa Messa dedicata a san Giuseppe. Domenica mattina, alla presenza di numerosi fedeli, monsignor Semeraro ha officiato la Messa, atto conclusivo della Visita pastorale, salutando la comunità.
La visita è un punto di partenza
«La Visita è stato un vero evento di grazia – ha commentato don Angelo – e se dovessi individuare un momento per fotografare questa esperienza indicherei la Santa Messa domenicale. Avevo allestito la chiesa facendo sì che i segni più importanti per la comunità fossero sull’altare e non nascondo che ero sinceramente emozionato mentre leggevo il discorso che avevo preparato. La Visita pastorale ha lasciato il segno e rappresenta per noi un vero e proprio punto di partenza».
(Tratto da Millestrade, anno 4 n. 30)