Venerdi 8 aprile 2011 il vescovo monsignor Semeraro ha dato inizio alla Visita pastorale nella nostra Parrocchia incontrando i malati: alcuni giovani con difficoltà fisiche nel Centro di accoglienza diurno "Il Girasole" e altri, con particolari problemi, nelle loro case.
Nel pomeriggio della stessa giornata, secondo il programma preannunciato, nell'auditorium della parrocchia l'incontro con le realtà associative: Rosario perpetuo, Gruppo di preghiera San Pio da Pietralcina, Apostolato della preghiera, Lettori, Catechiste, Gruppo visita mensile domiciliare della "Sacra Famiglia", Ministri straordinari della Comunione, Cantori, Cavalieri del Cuore Immacolato della Vergine Maria, Laboratorio impiego tempo libero, tutte presentate dal parroco con le loro caratteristiche e impegni pastorali. Il vescovo, prendendo atto di queste realtà, ha sottolineato l'importanza della tradizione all'interno della comunità parrocchiale. Ha incoraggiato le varie realtà a comunicare il loro impegno a quanti sono animati da buona volontà, ai Cantori e ai Lettori della Parola di Dio ha ricordato che l'azione liturgica ha bisogno di momenti di preparazione e riflessione, concludendo, poi, ha richiamato l'attenzione sulla necessità di una formazione continua, rivolta non solo agli operatori pastorali ma a tutti i fedeli e ha sottolineato l'esigenza che la carità verso i poveri sia sempre l'azione privilegiata del cristiano.
La comunità eucaristica al centro
Sabato 9, alle ore 10.30 nella sala delle riunioni, il parroco don Umberto Galeassi ha presentato i più stretti collaboratori nel campo della pastorale. Particolarmente incisiva è stata la parola del vescovo che ha incoraggiato a fare sempre di più e meglio. Nel pomeriggio, nell'Auditorium, non sono mancati i ragazzi comunicandi e cresimandi con le loro famiglie e rispettive catechiste; il gruppo dei ministranti e quanti, iscritti o no nelle file dell'Azione cattolica, (ragazzi, giovanissimi e giovani) s'impegnano nelle attività dell'oratorio. Il vescovo ha raccomandato a tutti la partecipazione alla Santa Messa domenicale con priorità perfino di fronte alla frequenza alla catechesi. A genitori, catechisti ed educatori sono state indirizzate parole sagge e illuminatrici, incentrate sull'idea che i genitori debbano sempre essere accolti come alleati, nella sfida educativa che ci attende, e mai come antagonisti. Infine, rispondendo alle domande dei bambini, il Pastore di Albano ci ha resi partecipi di alcuni suoi ricordi legati all'infanzia ed alla sua famiglia; al momento in cui ha capito che Dio lo chiamava come suo ministro e a come trascorre le sue giornate da vescovo.
In serata si è svolto l'incontro con il Cpp e Cpae che si è protratto fino a tarda ora. Più che soddisfacenti sono state le relazioni riferentesi ai vari capitoli del questionario. Il vescovo ha illuminato e illustrato il significato di alcuni quesiti che non erano stati sufficientemente recepiti, dandone abbondante spiegazione ed ha incoraggiato i componenti dei due consigli a prendere maggiore coscienza e a lasciarsi coinvolgere fattivamente in previsione dell'ulteriore visita che si effettuerà tra un anno esatto.
Gratitudine e riconoscenza da parte della comunità
Domenica 10 aprile alle ore 10.30, Concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo con la partecipazione dei convisitatori don Jordan Pinheiro e don Gualtiero Isacchi nonché del parroco don Umberto. Sia nel pensiero d'introduzione come nella conclusione il parroco ha espresso al vescovo, a nome di tutta la comunità, sentimenti di gratitudine e riconoscenza per quanto ha suggerito, incoraggiando a portare avanti un'autentica testimonianza di fede e di amore. Con lo sguardo rivolto al domani si è conclusa quindi la Visita pastorale del di monsignor Marcello Semeraro nella Parrocchia Cuore Immacolato della Vergine Maria, in Albano. Da una parte l'invito del Pastore alla comunità perché «prosegua la missione del Battesimo», dall'altra il grazie del parroco don Umberto Galeassi perché attraverso i momenti dell'incontro, la comunità ha potuto conoscere «il nuovo volto della Chiesa».
(Tratto da Millestrade, anno 4 n. 31)