La Parrocchia Beata Maria Vergine del Carmelo, nel quartiere di Pocacqua di Anzio ha avuto la gioia di essere visitata dal suo pastore, il vescovo della Diocesi di Albano,monsignor Marcello Semeraro, proprio sul finire delle festività natalizie. Infatti la comunità parrocchiale in festa, ha accolto monsignor Semeraro lunedì 6 gennaio solennità dell’Epifania.
Una comunità in festa
Il fermento e i preparativi per questa storica visita in Parrocchia sono stati vissuti intensamente durante tutto il periodo dell’Avvento e del santo Natale, con il parroco e i suoi collaboratori che hanno voluto organizzare tutto nei minimi dettagli, rendendo protagonisti di questo grande evento sia gli adulti che frequentano la Parrocchia, che i più piccoli. Ciascuno si è messo in movimento,e così l’attesa si è fatta operativa nelle famiglie, nel quartiere, nella vicina scuola: un vero fermento di fede. Ed ecco che il 6 gennaio il vescovo Marcello è stato accolto tra la comunità come “colui che viene nel nome del Signore”, con i bimbi festanti che agitavano rami d’ulivo, mentre i ragazzi erano impegnati a disputare la Coppa di Natale con i coetanei e, in finale,con gli amici di Campoverde. Il vescovo ha poi presieduto la Celebrazione eucaristica a cui hanno partecipato con fede anche tutte le famiglie dei nuovi battezzati in Parrocchia e nell’occasione sono stati benedetti i nuovi portali della chiesa. Emozionante è stato l’incontro di monsignor Semeraro con tutti gli alunni della scuola elementare, che è vicina alla Parrocchia,insieme ai loro genitori e insegnanti. Il vescovo ha ringraziato i presenti per l’accoglienza e ha rivolto parole di speranza per i genitori presenti,di sprone a proseguire un compito che deve essere considerato come vocazione per gli insegnanti e ha salutato poi tutti i bimbi presenti. Nell’occasione della Visita pastorale del vescovo in parrocchia, inoltre, è stata inaugurata all’interno dell’istituto scolastico una mostra iconografica.
La visita ai malati e l’incontro con i gruppi parrocchiali
Momenti intimi,con gioiosa speranza anche se nella sofferenza,sono stati quelli che monsignor Semeraro ha vissuto con alcuni malati della comunità di Pocacqua che è andato a visitare di persona. Nelle case che ha visitato, il vescovo ha portato la sua parola di pastore e la sua benedizione, che è stata accolta con gioia dai malati e dai loro familiari. Il venerdì,poi, il Pastore in visita ha potuto toccare con mano la vita della comunità parrocchiale e delle sue realtà che lavorano in sinergia e a stretto contatto con il parroco. Ha potuto incontrare i ragazzi della catechesi di prima comunione e di cresima,con i loro catechisti e i loro genitori, le realtà associative come gli Amici del Carmelo e il Rinnovamento nello Spirito, e partecipare all’incontro con il Consiglio pastorale parrocchiale e a quello degli affari economici, realtà fondamentali in ogni parrocchia per il supporto dell’azione pastorale. In quest’occasione Monsignor Semeraro, insieme ai convisitatori, ha potuto consegnare ai presenti le linee guida per continuare ad essere Chiesa, ad indirizzare e a sostenere tutte le iniziative passate e future che la Parrocchia mette in atto giorno per giorno per favorire il suo scopo, ovvero essere“sale della terra”nella porzione di chiesa locale che è la Diocesi.
18 ragazzi ricevono il sacramento della Confermazione
Nella serata conclusiva della Visita pastorale, sabato 11 gennaio,è stato vissuto un altro momento denso di preghiera comunitaria e di gioiosa partecipazione, quando monsignor Gualtiero Isacchi, delegato di monsignor Semeraro, ha amministrato il sacramento della Confermazione a 18 ragazzi della comunità. E la Celebrazione eucaristica si è trasformata in una festa per i ragazzi, i loro genitori e per la comunità tutta, rinfrancata dal “Soffio dello Spirito” che è venuto a visitare questa parte di popolo di Dio. “Gioia immensa, gioia vera! Questo è il sentimento che è rimasto vivo in ognuno in Parrocchia dopo che è stata toccata e vivificata dalla presenza del nostro pastore, il vescovo Marcello. Una presenza tra noi a Pocacqua che è stata una grazia immensa!”.
(Tratto da Millestrade, anno 7 n. 58)